S come stanze a tempo

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Le Escape room, ovvero le stanze da cui ci si deve liberare, fuggendo entro un certo lasso di tempo, sono un concetto del nuovo millennio.

Questo tipo di interni affonda le proprie radici in un tempo lontano: ci sono interni modificabili attraverso dispositivi meccanici che ne determinano e cambiano la disposizione. Sono interni dalla natura teatrale, con passaggi segreti, doppi fondi, pareti mobili, soffitti che si alzano e si abbassano. Il cinema è ricco di esempi, da Hotel electrico di Segundo de Chomon alla saga di Saw. L’enigmista. Spesso sono interni a orologeria, che devono essere modificati in una certa maniera entro un determinato intervallo temporale, per non incorrere in qualche minaccia. Questi spazi si legano anche alle Escape Room, dove bisogna risolvere una serie di indizi per fuggire da una stanza, in genere in 60 minuti. Sono camere-rompicapo, legate anche alla dimensione temporale della risoluzione degli indizi. C’è una trama e un puzzle da risolvere, ci sono anche Escape Room in scatola, come Exit:the Game o Escapoly, che permettono di trasformare casa propria in un luogo da cui fuggire nel più breve tempo possibile. Le Escape Room, stanze a tempo che qualcuno ha definito “Live-action Myst”, con riferimento al criptico videogioco di culto degli anni ’90, sono anche parenti del teatro interattivo. I nomi in questo caso sono il primo elemento che definisce lo spazio: tra le tante, “Houdini’s Hideout” e “Tesla’s Secret”.

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