Guida dell’Italia Pop

 In Italia Pop

In Italia c’è uno straordinario patrimono storico-culturale. E’ risaputo. Ma c’è anche un importante patrimonio legato ad altre storie e ad altre culture, a un immaginario pop legato al cinema, alla televisione, alla radio e alla pubblicità. Si tratta di luoghi che non necessariamente hanno un proprio significato storico o artistico (a volte sì), ma che l’hanno acquisito dopo essere stati protagonisti di uno spot pubblicitario piuttosto che di una canzone, di un programma televisivo o di un film. Tra questi, il Mulino bianco delle pubblicità, la rotonda sul mare di Senigallia, che evoca la canzone di Fred Bongusto, la fontana del Carosello.

Questi luoghi non sono mai stati considerati in una trattazione organica. Vengono citati qua e là all’interno di articoli o di libri, per esempio nei saggi che prendono in esame i set dei film girati in una certa città, ma non sono mai stati organizzati in una guida, in un sito o in una trasmissione tv. Si tratta di una guida d’Italia che fa esclusivamente riferimento ai luoghi delle canzoni, dei film, delle serie televisive, entrati in un un modo o nell’altro nel nostro immaginario. Ci sono luoghi radicati nella memoria, che si ricordano sempre con piacere ma che è difficile mettere a fuoco. Per esempio, com’è il Giambellino della Ballata del Cerutti di Giorgio Gaber? Quel quartiere è rimasto come veniva descritto nella canzone? Cosa c’è da vedere in quelle strade, e quali sono esattamente quelle vie?

Stesso discorso per la casa di via Gluck di Celentano e per la famosa rotonda sul mare della canzone di Bongusto. E poi, la malinconica stazione del metrò della canzone Poster di Baglioni, uno dei capolavori del nuovo verismo del cantautore italiano. Sempre nell’ambito delle canzoni di Baglioni, c’è la spiaggia di Piccolo grande amore, Porta Portese, il luogo dell’appuntamento di Lampada Osram. Insomma, sono tutti luoghi da scovare e da riscoprire, offrendo indicazioni a chi li vuole visitare. Ma non si tratta soltanto di canzoni. Ci sono le serie televisive, che spingono a visitare i palazzi dell’epopea di Elisa di Rivombrosa, ci sono gli immarscecibili luoghi dei Promessi sposi, traghettati nella cultura pop da numerosi sceneggiati, c’è la Milano del cinema surrealista italiano, immortalata in film come Saxofone e Asso. Si passa poi ai luoghi delle pubblicità, dal Mulino bianco, vicino a Siena agli incroci della Milano di Ernesto Calindri, imperturbabile bevitore di Cynar. Per non parlare della splendida Milano impressionista tratteggiata da Memo Remigi in Innamorarsi a Milano.

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